dal 3 ottobre
al 3 novembre 2024
a cura di
Alessandra Redaelli
IL
ROSSO
È VENDICATIVO
IL ROSSO
È VENDICATIVO
a cura di Alessandra Redaelli
dal 3 ottobre
al 3 novembre 2024
APPUNTAMENTI
3 ottobre 2024
18:00
Inaugurazione
Rossetti Arte Contemporanea
Genova, Palazzo Saluzzo
18 ottobre 2024
18:00
Incontro con la curatrice Alessandra Redaelli
Rossetti Arte Contemporanea
Genova, Palazzo Saluzzo
Alessandra Gasparini
Nata a Genova, febbraio 1964, oggi vive a La Spezia, in Liguria.
Già ai tempi del liceo linguistico, l’artista usava recarsi presso la bottega dal pittore Adriano De Laurentis e ne apprese appieno gli insegnamenti nel corso di 5 anni. Nel 1984 frequentò il corso di nudo e figura tenuto dal pittore Giovanni Jobi.
Pur provenendo dal rigore del disegno, dalla ripresa della realtà formale ed estetica, nel 1985 approdò all’Accademia di Belle Arti di Carrara (MS) e scelse di frequentare il corso del Pittore Giorgio Ulivi. A Carrara vinse una borsa di studio che la portò a lavorare presso l’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera. Scelta dal collegio accademico, andò a rappresentare l’Accademia di Belle Arti di Carrara, sezione pittura, alla sesta Rassegna Nazionale di Arte Contemporanea a Bari.
Figlia di una tradizione artistica antica e tuttavia pienamente contemporanea nella sfrenata libertà creativa, Alessandra Gasparini padroneggia una pittura ipnotica, incantevole nel senso etimologico del termine, capace di portare in un altrove dove ricordi e memorie condivise si sovrappongono alle folli regole del sogno.
ASCOLTA LE OPERE
“Io spesso e volentieri nei quadri mi sento una romanziera su tela. Non è banale, perché in effetti io parto da un’idea di quadro che ho precisa in me, poi il quadro prende un po’ la sua vita e mi suggerisce un racconto.”
Attraverso le parole dell’artista entriamo nel mondo di Alessandra Gasparini, un viaggio tra simbologia e racconti di vita passata, oggi racchiusi nei suoi quadri e dietro le tele, nel vero senso del termine: talvolta, le sue storie prendono una via inaspettata e proseguono anche su altri frammenti di quadro, o sul retro della tela stessa.
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Dipinti dalla costruzione lenta e minuziosa, impeccabili nella concatenazione dei nessi logici e, tuttavia, pregni di un’istintualità che non passa inosservata, di una creatività selvaggia, indomabile, che è poi l’ingrediente dell’incanto.
